Come tutti certo saprete, l'elemento fondamentale del softair NON è il singolo operatore, bensì l'intera squadra: per questo motivo è stato realizzato il tread in questione, per offrire un minimo di teoria a chiunque voglia addentrarsi nel nostro mondo senza trovarsi impreparato. Detto questo cominciamo a descrivere i vari tipi di pattuglia cominciando dal più semplice, ossia l'avanzamento in fila.
FORMAZIONE IN FILA
Come potete vedere dall'immagine, la freccia blu sulla destra indica il senso di marcia e, di conseguenza la probabile posizione del nemico. Una siffatta tipologia di avanzamento consente una buona copertura in caso di attacco sui fianchi da parte di operatori nemici. Perchè? Semplice: se il nemico attaccherà dal lato destro o dal lato sinistro, la pattuglia ingaggiata potrà opporre un buon fuoco di sbarramento poichè tutti gli operatori della fila saranno nelle condizioni per sparare. D'altro canto, una formazione del genere ha lo svantaggio di essere molto vulnerabile in caso di attacco alle spalle o frontale: di qui si evince come gli operatori che assicurano l'avanguardia (Scout) e la retroguardia devono essere sempre all'erta e rapidi nel segnalare eventuali situazioni di pericolo. Ma supponiamo che il nemico ci attacchi frontalmente, come si comporteranno gli operatori della nostra pattuglia? La risposta è abbastanza logica: gli operatori creeranno una LINEA BASE sulla direttrice dell'attacco nemico. Lo Scout, dunque, rimarrà fermo nella sua posizione mentre il comandante si sposterà affiancandosi alla sinistra dello Scout stesso. Il terzo operatore invece si sposterà affiancando lo Scout sul lato destro e così via dicendo. Abbiamo, quindi, introdotto il concetto di LINEA BASE: tenetelo sempre a mente perchè è forse la disposizione più importante per la squadra. La formazione in fila è idonea quando bisogna addentrarsi in spazi e in zone ristrette che impediscono uno schieramento a maglie più larghe, ecco perchè è la classica formazione adottata in ambienti urbani, dove altre configurazioni risultano impraticabili
FORMAZIONE A VFORMAZIONE IN FILA
Come potete vedere dall'immagine, la freccia blu sulla destra indica il senso di marcia e, di conseguenza la probabile posizione del nemico. Una siffatta tipologia di avanzamento consente una buona copertura in caso di attacco sui fianchi da parte di operatori nemici. Perchè? Semplice: se il nemico attaccherà dal lato destro o dal lato sinistro, la pattuglia ingaggiata potrà opporre un buon fuoco di sbarramento poichè tutti gli operatori della fila saranno nelle condizioni per sparare. D'altro canto, una formazione del genere ha lo svantaggio di essere molto vulnerabile in caso di attacco alle spalle o frontale: di qui si evince come gli operatori che assicurano l'avanguardia (Scout) e la retroguardia devono essere sempre all'erta e rapidi nel segnalare eventuali situazioni di pericolo. Ma supponiamo che il nemico ci attacchi frontalmente, come si comporteranno gli operatori della nostra pattuglia? La risposta è abbastanza logica: gli operatori creeranno una LINEA BASE sulla direttrice dell'attacco nemico. Lo Scout, dunque, rimarrà fermo nella sua posizione mentre il comandante si sposterà affiancandosi alla sinistra dello Scout stesso. Il terzo operatore invece si sposterà affiancando lo Scout sul lato destro e così via dicendo. Abbiamo, quindi, introdotto il concetto di LINEA BASE: tenetelo sempre a mente perchè è forse la disposizione più importante per la squadra. La formazione in fila è idonea quando bisogna addentrarsi in spazi e in zone ristrette che impediscono uno schieramento a maglie più larghe, ecco perchè è la classica formazione adottata in ambienti urbani, dove altre configurazioni risultano impraticabili
La formazione a V è una variante interessante rispetto alla meno complessa fila. Come vedete dall'immagine, essa prevede l'impiego di 2 Scout, separati di circa 15 metri dal resto dell'unità. La freccia blu sulla destra indica, anche in questo caso, sia la direzione di marcia che l'eventuale minaccia avversaria. Rispetto alla formazione in fila, essa offre maggior sicurezza in caso di attacco frontale ma, anche in questo caso, nell'eventualità di un ingaggio frontale, i nostri operatori dovranno sbrigarsi nel ricreare la LINEA BASE di cui sopra. In breve, l'operatore che funge da appoggio agli Scout si posizionerà esattamente tra di loro, il caposquadra invece si posizionerà SEMPRE alla sinistra dello Scout di sinistra. L'operatore che segue il comandante, invece, si posizionerà alla destra dello Scout destro e così si procede fino all'ultimo uomo. Anche per la Formazione a V resta, però, la pecca della precaria copertura della retroguardia. In caso di attacco alle spalle, infatti, avremo un solo operatore in grado di fronteggiare immediatamente la minaccia. Ma come ci comportiamo in questo caso? Cambia la direttrice dell'attacco che l'unità subisce, in quanto inverso al senso di marcia della medesima, ma non la soluzione che l'unità dovrà adottare. Indovinate un po'? Anche qui si riformerà la LINEA BASE (vi verrà la nausea a furia di sentirla): l'operatore da retroguardia funge da perno e fornisce fuoco di copertura, restando in posizione, mentre quello che lo precede lo affiancherà alla destra (non alla sinistra visto che il senso di marcia sarà invertito in questo caso), il successivo si posizionerà alla sua sinistra e via discorrendo. Nonostante le sue pecche, questa formazione è spesso utilizzata quando si avanza in territori boschivi, laddove l'attraversamento dei medesimi sia reso difficoltoso da una ricca flora bassa (cespugli, felci, ecc...)
FORMAZIONE APERTAuesta è probabilmente la più classica delle formazioni difensive, ed il motivo è facilmente intuibile: offre una copertura perfetta su 360°. In realtà può essere utilizzata anche in fase di avanzamento ma nel nostro sport è difficilmente attuabile, poichè, checchè se ne dica, le distanze, soprattutto tra la testa della squadra ed il comandante, sono fin troppo elevate e ciò non facilita di certo le comunicazioni. La Formazione Aperta, però, è perfetta nel caso la pattuglia debba portare con sè un VIP (un ostaggio liberato o cose del genere) proprio perchè maggiori sono le distanze tra gli operatori, maggiore sarà la difficoltà del nemico nell'eliminarli.
FORMAZIONE A RASTRELLOLa penultima tipologia di formazione che è necessario conoscere è quella denominata "a Rastrello o Scalare".
Come potete vedere non è null'altro che un'evoluzione della beneamata LINEA BASE: presuppone un alto affiatamento tra i componenti del team ed assicura un'immediata risposta sia ad un attacco alle spalle, sia ad un'ingaggio frontale. Al contrario garantisce una copertura minima in caso di attacco ai fianchi: in questo caso, infatti, la pattuglia dovrà ricorrere indovinate a cosa? Alla LINEA BASE (ci era mancata)!! Bisognerà quindi costruire anche qui un fronte unico in direzione della minaccia ma, in questo caso, l'operatore più in alto a destra (se l'attacco nemico avviene sul fianco destro) fungerà da perno e tutti gli altri in ordine si allineeranno proprio sulla sua destra. Al contrario, se l'attacco proviene dal lato sinistro, sarà l'operatore più in basso a fungere da perno e, comunque, gli altri operatori formeranno un fronte unico allineandosi alla sua destra. Viene usata SOLO ED ESCLUSIVAMENTE quando il team è costretto ad avanzare in campo aperto!
FORMAZIONE SFALSATALa più utilizzata delle formazioni fin ora elencate e quella che offre, durante la fase di avanzamento, il miglior compromesso tra copertura laterale, frontale e di retroguardia. Inutile descrivervela ulteriormente dato che è lo schieramento che ogni domenica adotta la squadra d'attacco di turno: l'avete già provata tutti infatti